
14 novemebre
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Come affrontare le intolleranze alimentari
Marion Kaplan,
bio-nutrizionista, allieva della Dr.ssa Kousmine
Un intervento appassionato quello di Marion Kaplan, che riporteremo con le sue frasi più rilevanti:
Le glicoproteine si accumulano con l'assunzione del grano.
Il grano si trasforma in zucchero facendo alzare la glicemia.
Essendo ibrido non può più essere considerato un cibo naturale
Perché una persona che mangia pizza e pasta sviluppa diabete e un'altra persona che mangia le stesse cose no?
Fin dalla nascita possiamo fare dei prelievi di sangue e sapere a quali malattie saremo predisposti, ciò non significa che svilupperemo di certo quella malattia. Ci vuole una certa combinazione di fattori scatenanti per svilupparle.
Bisogna boicottare le monoculture: mais, grano, soia.
In questi cibi ci sono antinutrienti che possono provocare danni sul lungo termine.
La soia era un concime e ci hanno voluto far credere, visto che contiene proteine, che fa bene alla salute.
Una grande malattia oggi è la permeabilità dell'intestino.
Oggi siamo tutti intossicati da metalli pesanti, sostanze chimiche... il 10% della popolazione mondiale ha almeno una malattia autoimmune.
La capacità di autoguarigione del corpo non dev'essere dimenticata.
Prevenire le malattie, mantenere la salute dipende solo da ciò che mangiamo.
È urgente che tutti prendano in mano la propria salute, visto che il sistema oggi non ci aiuta in questo senso.
Le statistiche sono i mezzi delle industrie per indurci a consumare medicine
Dovete riprendere il vostro buonsenso e riscoprire cosa vi fa davvero bene.
Imparate a variare gli alimenti, seguite le stagioni.
"Scegliete cibi biologici, se avete buona terra coltivatela con amore e varrà come oro"
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Scheda Personale: |
Allieva della dottoressa Kousmine e specialista in medicina energetica, autrice di dieci opere sull'alimentazione. La ricerca del senso delle malattie l'ha condotta a compiere studi approfonditi sul ruolo dell'alimentazione. Per due volte le è stata conferita la decorazione della Société d'Encouragement au Progrès.
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Autrice del libro: |
Specialisti a confronto
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Paolo Mainardi, chimico, esperto in neurochimica
Infiammazione intestinale
Il limite della medicina è quello di isolare lo studio degli organi. I risultati maggiori si ottengono analizzandola rete di sintomi e relazioni.
L'intestino è un organo facilmente accessibile, per questo lo studio del cibo che ingeriamo è fondamentale.
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Rosi Coerezza, medico esperta in medicine complementari
> Sintomatologie legate al malfunzionamento del colon.
> Importanza di un giusto apporto d'acqua
Libro: Il tuo corpo implora acqua
> Ascoltare il proprio corpo
Il ph corretto va ricercato con l'alimentazione, se davvero si vogliono raggiungere obiettivi capaci di mantenersi a lungo termine.
L'utilizzo di integratori dovrebbe essere ridotto a pochi giorni.
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Herbert Rainer, endoscopista digestivo, specializzato nel campo della gastroenterologia e delle malattie del fegato, così come in medicina interna.
In un intestino infiammato si altera la permeabilità, passano frammenti non digeriti troppo grossi, ecc..
Il sistema immunitario subisce le conseguenze di un intestino infiammato.
Quali sono i sintomi di un intestino infiammato?
Gonfiori, irregoralità, presenza di aria, catarro dal naso o bronchi. Polmoni e intestino sono molto legati.
> Intolleranze alimentari
Sono aumentate per 3 motivi:
1. cibi più ricchi di conservanti e la digestione diventa più difficile
2. la flora batterica è cambiata nelle nuove generazioni. Oggi c'è un forte impoverimento della flora intestinale
3. stress: sin dalla vita prenatale lo stress cambia lo sviluppo dell'intestino, si indebolisce il sistema immunitario.
> Alimenti problematici per l'intestino
1. Carboidrati raffinati
2. Glutine
3. Latticini
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Hans Groeber, esperto Dr. P. Jentschura
Rapporto acido-basico: un disequilibrio causato da una scorretta alimentazione.
Consigli:
- Masticare molto bene i cibi.
- Evitare di bere durante i pasti.
- Iniziare la giornata bevendo un bicchiere d'acqua calda.
Quali sono le conseguenze di un rapporto acido-base scorretto?
Stanchezza. Stanchezza generale e poche forze.
Campioni con una alimentazione vegetale e integrale
Michele Riefoli, esperto in nutrizione a base vegetale, chinesiologo
Cosa chiedono gli sportivi?
Miglioramento delle prestazioni e velocità di recupero.
Servono davvero proteine animali per mantenere alte le prestazioni?
Assolutamente no.
Essendo lo sportivo prima di tutto una persona, va tutelata la sua salute e l'anatomia digestiva.
Sarà necessario invece offrire una dieta misurata per aumentare la quantità di cibo crudo nella dieta, nel quale sono presenti forti ossidanti che vanno a contrastare lo stress tipico dello sportivo.
Quasi tutti i maratoneti sono vegetariani o vegani, perché hanno sperimentato che questo gli permette una maggiore capacità aerobica (di trasporto dell'ossigeno). Alcalinizzando il sangue, con una temperatura corporea più bassa (assenza di stati infiammatori), aumenta l'affinità dell'ossigeno per l'emoglobina.
Testimonianza di Alberto Leonardi
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Si occupa da più di 25 anni di benessere psicofisico, di miglioramento del potenziale umano, di consapevolezza di sé e sviluppo di nuova Coscienza in diversi ambiti (famiglia, scuola, lavoro, giovani). I campi di sua specializzazione sono oggi la nutrizione a base vegetale, la consapevolezza integrata dei meccanismi mente-corpo e lo sviluppo della Coscienza spirituale, le Scienze Motorie e l’educazione fisica e psicomotoria.
Autore del libro Mangiar sano e Naturale
> ore 14.00 - 15.45
Curare l‘incurabile?
Specialisti a confronto
Alberto Donzelli, dirigente medico, direttore editoriale “Pillole di buona pratica clinica”
- CD Fondazione “Allineare sanità e salute”
> Analisi di dati ottenuti dall'osservazione di gruppi di persone con alimentazione vegetale, vegana, onnivora.
> EPIC-PANACEA Study: chi consuma più cibi animali ha un aumento di peso.
I consumi di carne rossa sono al centro di molte diete dimagranti per un puro pregiudizio:
Non solo il consumo di carne è da escludere dal punto di vista oncologico, ma anche dal punto di vista della riduzione del peso.
> Educazione Alimentare
L'Istituto Superiore della Sanità ha prodotto un opuscolo sull'educazione alimentare: Forchetta o Scarpetta.
presenta delle informazioni distorte? È necessario rivedere l'educazione alimentare che per anni ha promosso le carni come la componente prima e più importante dell'alimentazione mediterranea.
> Varietà di cibi e piatti: con il piatto unico è più facile dimagrire
> Cibi che fanno ingrassare:
- patatine fritte
- bevande zuccherate
- carni rosse e trasformate
- grassi trans
- patate bollite
- dolci
- alcol
- cereali raffinati
> Carboidrati e Indice glicemico
> Associazione tra consumo di carni e mortalità
> È giusto limitare i carboidrati ai diabetici?
Fondazione Allineare Sanità & Salute
> Pillole di buona pratica clinica per medici
> Pillole di educazione sanitaria per cittadini-consumatori
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Antonino Frustaglia, direttore medico, cardiologo, geriatra
Progetto pilota in una struttura pubblica - come introdurre una dieta secondo la ricerca scientifica.
Esperienze, difficoltà e primi risultati
Un racconto della sua esperienza in struttura ospedialiera pubblica, dove per anni ha tentato di modificare la dieta offerta ai pazienti, da una linea onnivora a vegetale.
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Luciano Proietti, pediatra, nutrizionista
Diabete in età pediatrica
Dato di partenza: 200-300.000 bambini italiani malati di diabete di tipo 1.
L'insorgenza del diabete è indotta, nei soggetti predisposti, quando avviene l'assunzione di latte vaccino (presente già nel latte in polvere e nei cibi suggeriti per lo svezzamento).
- Da molti anni sappiamo che la flora batterica del lattante allattato al seno è diversa da chi assume latte artificiale.
- Il cambio della flora intestinale cambia la risposta delle difese immunitarie.
- I bambini che soffrono di dermatite atopica sono curabili intervenendo su un riequilibrio della flora batterica intestinale
Una soluzione per prevenire il diabete nei bambini?
Esiste, ma non è conveniente per l'industria farmaceutica:
Dare ai bambini un'alimentazione fisiologica nei primi 2 anni di vita, latte di mamma e, a seguire, uno svezzamento a base vegetale (nessun cibo animale!).
"La dieta è la variabile più importante nell’influenzare, nel bene e nel male, lo stato di salute"
ma si dimentica che il bue mangia erba".
" Chi segue una dieta vegetariana o vegana ha il 40% di probabilità in meno dei carnivori di contrarre un tumore" (british medical journal 1994)
Così Michela De Petris, medico nutrizionista, inizia il suo intervento al Congresso Be4Eat, un'introduzione al tema del rapporto tra tumori e alimentazione: consigli pratici per prevenire e aiutare la cura di malattie croniche e degenerative.
Riportiamo di seguito un elenco dei temi trattati
Correlazione tra cibi e influenza sugli organi del corpo
Cibi per gli stimoli proliferativi
Cibi per l’infiammazione
Cibi per ridurre l’angiogenesi
L’importanza delle spezie: grandi proprietà tumorali e mirate, ci permettono di ridurre sale e olio
Istruzioni alimentari per la prevenzione e la cura dei tumori
I tumori vivono in ambienti acidi e infiammati, che facilitano la progressione di tutte le malattie.
Obiettivo: ridurre i livelli di insulina nel sangue, disinfiammare e alcalinizzare l’organismo.
Quali azioni seguire:
- Normalizzare il peso corporeo
- Eliminare i cibi che fanno alzare rapidamente la glicemia
- Limitare l’assunzione di grassi saturi e colesterolo
- Diminuire l’introito di proteine
L’indice glicemico: elenco dei cibi e modalità di cottura
Cibi alcalini (verdure verdi, limone, frutta secca ) e acidi (pesce, carn, latte, frutta, maionese, aceto, bibite gasare)
I magnifici 7: cioccolato, curcuma, semi di lino, frutta secca, frutti di bosco, te verde, zenzero.
Descrizione di questi alimenti, proprietà terapeutiche e indicazioni d'utilizzo.
Meglio evitare il glutine
Scegliere invece cereali integrali senza glutine: riso, mais, miglio, amaranto, quinoa, grano saraceno.
Una giornata tipo per tutti:
- No carne, uova, burro, latte, pesce, formaggi
- Si verdura legumi, cereali integrali, alghe
- Prediligere cibi crudi
- 3 volte al giorno estratti di verdure verdi (no frutta o verdure dolci)
Es: lattuga, rucola, zucchine, cavolfiore, sedano, finocchi - Iniziare ogni pasto con insalata mista, cruda, ricca di colori, antiossidanti e vitamine
- Non estrarre/centrifugare/frullare la frutta fresca (ricca di zuccheri) e preferire invece verdura verde (più ricca di antiossidanti)
- usare il succo di limone
- movimento ed attività aerobica
Piatto completo: 1/4 del piatto verdura, 2-3 cucchiai di legumi, 2/4 cereali integrali e patate, semi o noci, un pizzico di alghe.
Consigli pratici:
- Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero (durante la notte il corpo si acidifica).
- 75% di cibi crudi
- Masticare molto bene
- Tempi indispensabili: 30' per la colazione, 45' per il pranzo, 45' per la cena
- Mai da soli: l'unione fa la forza, coinvolgi i familiari in questa nuova sfida alimentare!
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Nata a Milano. Laurea con lode in Medicina e Chirurgia nel 2000 a Milano. Specialità con lode in Scienza dell’Alimentazione nel 2004 a Milano. Medico specialista dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Ricercatrice in studi di intervento alimentare presso l’Istituto Nazionale dei Tumori fino il 2008.
Dietologa libero professionista presso il Centro di Medicina Antroposofica Artemedica di Milano.
Esperta in alimentazione vegetariana, vegana, macrobiotica e nella terapia nutrizionale del paziente oncologico.
Membro del Comitato Medico Scientifico dell’Associazione Vegani Italiani (ASSOVEGAN) e dell’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale (ICEA).
Docente di Nutrizione Clinica nei corsi di Alimentazione e Benessere indetti dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano.
Per mettersi in contatto con la Dottoressa De Petris potete utilizzare il form dedicato sul sito di Be4Eat.